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L'Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia AIV è stata fondata nel 1962 come Associazione Italiana del Vuoto con la finalità di diffondere in Italia la conoscenza scientifica, tecnologica ed applicativa delle tecniche del vuoto, delle superfici, delle interfacce, dei materiali e dei processi per l’elettronica, dei film sottili, dei plasmi e della metallurgia in vuoto.
AIV ha svolto fin dalla sua nascita un’importante azione di ponte tra la ricerca scientifica di base e applicata e l’industria, favorendo il collegamento tra gli associati al fine di realizzarne una migliore collaborazione e di sostenerne in campo nazionale ed internazionale i problemi di comune interesse.
A partire dal primo gennaio 2008, l’Associazione ha cambiato il proprio nome in AIV - Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia ridefinendo le proprie finalità, che diventano la diffusione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche nei vari campi scientifici e applicativi legati ai materiali, ai processi, ai dispositivi e alle nuove tecnologie che richiedono il vuoto. Con questo cambiamento, il centro dell’attenzione si sposta in sostanza dal vuoto in quanto tale ai settori e alle tecnologie che lo utilizzano.
Questa decisione è una logica conseguenza di due importanti fattori.
Il primo è la constatazione del diverso ruolo acquisito dalla tecnologia del vuoto nel mutato panorama scientifico di questi ultimi anni.
La scienza e tecnologia del vuoto, che originariamente occupava ambiti ben delimitati e specifici, ha subito negli ultimi decenni un processo di progressiva “diluizione”, diventando sempre più trasversale e presente in un’infinità di campi applicativi, dalla microelettronica all’alimentare, dal settore energetico ai materiali.
Da un lato questo testimonia sicuramente l’importanza del vuoto come pre-requisito essenziale per il progresso di interi settori della ricerca di base e applicata.
Dall'altro rende sempre più difficile trattarlo come materia a sé stante, disgiunta dal contesto applicativo in cui è inserita.
Il secondo fattore è legato alla forte accelerazione verificatasi in questi anni in molti settori scientifici e tecnologici, basti pensare alle nanotecnologie, al settore energetico o a quello dei materiali avanzati.
Operare con successo in una realtà complessa e in rapido mutamento richiede un intreccio sempre più ampio di conoscenze e competenze interdisciplinari, difficili da sviluppare e accumulare efficacemente dai singoli soggetti, siano essi imprese o enti di ricerca.
Nella sua nuova veste, AIV si propone come attore in grado di favorire e stimolare l’efficace cooperazione tra il mondo della ricerca, quello industriale e quello accademico, proponendo iniziative e servizi che siano di aiuto agli associati per orientarsi con maggior facilità in un panorama internazionale in evoluzione e sempre più competitivo.
E’ una sfida importante che AIV intende raccogliere e rilanciare, facendo tesoro dell’esperienza accumulata in tanti anni di lavoro al servizio degli associati.
La IUVSTA è una federazione internazionale delle Organizzazioni nazionali del vuoto, costituita per promuovere la scienza e la tecnologia del vuoto a livello internazionale. Il suo quartier generale è in Belgio e attualmente riunisce più di 30 Paesi rappresentando più di 1500 fisici, chimici, scienziati dei materiali, ingegneri e tecnologi che sono collegati dal loro comune utilizzo del vuoto.
La IUVSTA è attiva nella ricerca di base e in quella applicata, nello sviluppo, nella produzione, nella vendita e nella formazione. Il maggiore evento è rappresentato dal Congresso internazionale sul vuoto (IVC) svolto con cadenza triennale e dalla Conferenza internazionale sulle superfici solide.
La IUVSTA è un Associato Scientifico del Consiglio Internazionale delle Associazioni Scientifiche e ha un legame di categoria C con l’UNESCO.
L'Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia è stata molto attiva nella sua partecipazione alla IUVSTA, con le sue attività e con il supporto nella struttura organizzativa dell’Unione. Ha presentato due proposte per l’organizzazione del IVC: la prima nel 1998 con il successo della candidatura di Venezia per IVC16, l’ultima, non vincente, nel 2013 presentando Genova per IVC19. AIV inoltre ha contribuito alla IUVSTA con diversi dirigenti: due Presidenti ( Ugo Valbusa 2004-2007 e Mariano Anderle 2013-2016), tre Direttori Scientifici (Ugo Valbusa 1995-2001, Massimo Sancrotti 2001-2004 e Mariano Anderle 2007-2010) e due Segretari Scientifici (Ugo Valbusa 1992-1995 e Massimo Sancrotti 1998-2001).
Negli ultimi venti anni un numero rilevante di cariche dentro i Scientific Division Committees e gli Executive Council Committees della IUSTA sono stati assegnate a membri di AIV: Chair of Congress Planning Committee (Massimo Sancrotti, Mariano Anderle e Fabio Mazzolini), Chair of Vacuum Division (Fabio Mazzolini), vice-Chair of Applied Surface Science Division (Mariano Anderle), Chair of Thin Film Division (Alberto Tagliaferro e Francesco Fracassi), Chair of Long Range Planning Committee (Mariano Anderle e Ugo Valbusa), Chair of Biointerfaces Division (Giacomo Ceccone).
La divisione Biointerfaces rappresenta un gruppo multidisciplinare basato sulla fabbricazione, caratterizzazione e applicazione di biomateriali e biosensori.
Le aree di interesse sono:
L’energia è un settore strategico, al centro di profondi cambiamenti e sempre più connesso con le grandi sfide del clima e della sostenibilità.
Questa divisione si occupa di tutto ciò che concerne lo sviluppo e la produzione di energia da tecnologie innovative.
In particolare la divisione si focalizza su questi temi:
La divisione Scienza dei materiali si focalizza sulla ricerca di tecniche di preparazione, di deposizione, sulle proprietà elettriche e meccaniche dei materiali.
Le aree di interesse sono di vario tipo, dai materiali polimerici ai ceramici a quelli ad alte prestazioni. Inoltre, un focus è dedicato all'additive manufacturing.
Alcuni esempi sono:
La divisione Nanotecnologie si concentra su:
La divisione Biointerfaces rappresenta un gruppo multidisciplinare basato sulla fabbricazione, caratterizzazione e applicazione di biomateriali e biosensori.
Le aree di interesse sono:
L’energia è un settore strategico, al centro di profondi cambiamenti e sempre più connesso con le grandi sfide del clima e della sostenibilità.
Questa divisione si occupa di tutto ciò che concerne lo sviluppo e la produzione di energia da tecnologie innovative.
In particolare la divisione si focalizza su questi temi:
La divisione Scienza dei materiali si focalizza sulla ricerca di tecniche di preparazione, di deposizione, sulle proprietà elettriche e meccaniche dei materiali.
Le aree di interesse sono di vario tipo, dai materiali polimerici ai ceramici a quelli ad alte prestazioni. Inoltre, un focus è dedicato all'additive manufacturing.
Alcuni esempi sono:
La divisione Nanotecnologie si concentra su:
La divisione Scienza del Plasma si concentra su questi argomenti:
La divisione Scienza delle superfici si concentra sia su aspetti di ricerca teorica sia su applicazioni pratiche.
Il focus di questa divisione è posto nella modifica e nel miglioramento delle proprietà delle superfici dei materiali ai fini del particolare funzionamento ricercato.
Queste attività si declinano nella ricerca, preparazione, caratterizzazione e utilizzo di superfici nelle applicazioni pratiche.
I campi di ricerca includono inoltre la comprensione delle interazioni del tipo gas/solido, solido/solido, solido/liquido sulle superfici.
I metodi usati includono sia modifiche dei substrati delle superfici tramite processi via plasma, ioni, elettroni e laser, sia processi di deposizione come PVD e CVD.
La Tecnologia del Vuoto ha rappresentato per l’AIV una delle divisioni fondamentali che le ha dato anche il nome sin dalla sua fondazione nel 1963. Con il passare degli anni, la divisione della Tecnologia del Vuoto ha saputo trattare argomenti sempre più in campi applicativi, sia nel mondo industriale che di ricerca accademica.
Questa divisione si occupa della divulgazione dei concetti di base della scienza del vuoto e dell’utilizzo e configurazione degli apparati da vuoto nelle seguenti applicazioni e campi:
La divisione Scienza del Plasma si concentra su questi argomenti:
La divisione Scienza delle superfici si concentra sia su aspetti di ricerca teorica sia su applicazioni pratiche.
Il focus di questa divisione è posto nella modifica e nel miglioramento delle proprietà delle superfici dei materiali ai fini del particolare funzionamento ricercato.
Queste attività si declinano nella ricerca, preparazione, caratterizzazione e utilizzo di superfici nelle applicazioni pratiche.
I campi di ricerca includono inoltre la comprensione delle interazioni del tipo gas/solido, solido/solido, solido/liquido sulle superfici.
I metodi usati includono sia modifiche dei substrati delle superfici tramite processi via plasma, ioni, elettroni e laser, sia processi di deposizione come PVD e CVD.
La Tecnologia del Vuoto ha rappresentato per l’AIV una delle divisioni fondamentali che le ha dato anche il nome sin dalla sua fondazione nel 1963. Con il passare degli anni, la divisione della Tecnologia del Vuoto ha saputo trattare argomenti sempre più in campi applicativi, sia nel mondo industriale che di ricerca accademica.
Questa divisione si occupa della divulgazione dei concetti di base della scienza del vuoto e dell’utilizzo e configurazione degli apparati da vuoto nelle seguenti applicazioni e campi:
L'attività dell’associazione è iniziata nel 1962 con il lavoro di molte persone coinvolte nella scienza e nella tecnologia del vuoto che hanno sentito il bisogno di riunirsi in una comunità nella quale fosse possibile scambiare informazioni, discutere della loro attività e organizzare riunioni tecniche a vari livelli.
Di fatto le prime riunioni non avevano l’ampiezza di un congresso, ma erano soprattutto seminari di discussione. L’Ing. P. Della Porta (SAES Getters), che fu il primo presidente dell’AIV, riunì un gruppo di persone per dare inizio all’organizzazione dell’Associazione e per affrontare un certo numero di attività scientifico-divulgative.
Come conseguenza, un gruppo di undici persone, provenienti soprattutto dal campo industriale, ha avuto il compito di redigere lo statuto dell’Associazione, di pubblicizzarne le attività e di organizzare i primi incontri tenuti il primo a Milano e il successivo a Firenze.
Fin dalla sua costituzione l’AIV è stata un membro della FAST (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche), una grande federazione di varie associazioni scientifiche e tecniche.
AIV è sempre stata un’Associazione senza scopo di lucro, basata sul lavoro volontario dei suoi associati con l’obbiettivo della divulgazione e dell’avanzamento della scienza e la tecnologia del vuoto e delle loro applicazioni in campo industriale.
Uno degli scopi principali consiste nella promozione di Scuole e Corsi di formazione e in generale di eventi istruttivi per giovani laureati e per tecnici offrendo loro un’opportunità di migliorare le loro conoscenza o di iniziare una nuova attività. In ambito internazionale l’AIV è membro dell’International Union for Vacuum Science, Technique and Applications (IUVSTA).
Al vertice della struttura organizzativa vi è un Presidente scelto tra gli undici membri del Consiglio Direttivo che vengono a loro volta eletti dai membri dell’Associazione tra un elenco di persone note come esperti nei vari settori della fisica, della tecnologia e delle applicazioni del vuoto.
Vi è anche un Vicepresidente ed un Segretario che può anche non essere un esperto di vuoto. L’amministrazione è curata da un Tesoriere.
I membri dell'AIV sono attivi nei campi della ricerca fondamentale ed applicata, nel settore manifatturiero e commerciale e nel campo dell’insegnamento.
Ogni due anni l’Associazione organizza un Congresso nazionale. I lavori presentati al Congresso sono raccolti e pubblicati come Proceedings della Conferenza.
Dal 1968 l'AV al 2001 l'AIV ha pubblicato la rivista scientifica “Vuoto - Scienza e Tecnologia” contenente articoli scientifici e tecnici e monografie didattiche su argomenti specifici quali, ad esempio, le tecniche del vuoto, la misura di pressioni totali e parziali, la ricerca delle perdite, ecc. Più recentemente sono stati pubblicati i seguenti libri:
E’ costituita l’Associazione denominata Associazione Italiana del Vuoto (A.I.V.) con decorrenza dal 12 settembre 1963 e senza limitazione di durata.
L’Associazione ha sede e domicilio a Milano presso la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche (FAST) in P.le Morandi, 2.
A decorrere dal 1° gennaio 2008, l’A.I.V., Associazione Italiana del Vuoto, assume la denominazione di AIV – Associazione di Scienza e Tecnologia.
L’A.I.V. Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia (di seguito per brevità ”Associazione”) è un’associazione a carattere culturale, senza fini di lucro, che si propone di diffondere in Italia la conoscenza scientifica e tecnologica relativa alle metodologie di studio e sviluppo del vuoto e dei materiali, dei processi e dei dispositivi, collegando gli associati tra loro onde realizzare la migliore collaborazione possibile e sostenendo in campo nazionale ed internazionale i problemi di comune interesse.
L’Associazione persegue gli scopi di cui all’art. 2 organizzando congressi e workshop nazionale e internazionali promuovendo giornate di studio, riunioni e discussioni tecniche, patrocinando pubblicazioni scientifiche, organizzando corsi di istruzione e formazione e ricercando la collaborazione con federazioni, associazioni ed enti italiani ed esteri aventi analoghe finalità.
Possono essere soci dell’Associazione persone fisiche o giuridiche, italiane o straniere.
Ciascun socio, indipendentemente dalla sua natura giuridica, ha diritto ad un solo voto in seno agli organi associativi.
Le persone giuridiche partecipano all’Associazione in persona del loro legale rappresentante o di altro soggetto da questi delegato.Il contributo associativo è intrasmissibile e non è rivalutabile.
Possono essere proclamati soci onorari, su proposta di un socio e previa approvazione del Consiglio Direttivo, persone fisiche o giuridiche, italiane o straniere, che abbiano notevolmente contribuito con studi ed opere eminenti allo sviluppo della Scienza e della Tecnologia, o che abbiano acquisito particolari benemerenze verso l’Associazione. I soci onorari hanno gli stessi diritti e doveri dei soci effettivi, ma sono esentati dal pagamento della quota sociale e degli eventuali contributi straordinari.
Assumono la qualifica di soci sostenitori i soci che versino annualmente la quota integrativa stabilita all’inizio di ogni anno solare con delibera del Consiglio Direttivo.
Per essere ammessi a far parte dell’associazione occorre presentare domanda al Presidente; l’accettazione è subordinata alla approvazione del Consiglio Direttivo espressa mediante delibera.
La durata della qualità di socio è pari ad un anno, decorrente dalla data della delibera di cui al primo comma; l’adesione all’Associazione si considera tacitamente rinnovata alla scadenza in mancanza di espresso atto di recesso da far pervenire al Consiglio Direttivo con preavviso di almeno tre mesi.
Ogni socio ha diritto di recedere dall’Associazione in qualsiasi momento inviando comunicazione scritta al Consiglio Direttivo; il recesso si considera operante dalla data della successiva delibera di presa visione da parte di tale organo.
La qualità di socio viene altresì meno in seguito al mancato versamento della quota associativa per due anni, alla morte o perdita della capacità di agire per le persone fisiche e alla cessazione di attività per le persone giuridiche ovvero per manifesta indegnità; l’esclusione dall’Associazione avviene a seguito di delibera del Consiglio Direttivo.
I soci si obbligano ad osservare le norme del presente statuto sia le deliberazioni emanate dagli organi associativi in accordo con le vigenti disposizioni di legge e statuarie, e segnatamente a:
1. Versare la quota annuale nei modi, nei termini e nella misura stabilita annualmente dal Consiglio Direttivo, fatta eccezione per l’ipotesi di cui all’art. 5, comma 2;
2. Mantenere un comportamento conforme alle finalità dell’Associazione;
3. Contribuire al raggiungimento degli scopi dell’organizzazione.
Tutti i soci hanno diritto, previo assolvimento dell’obbligo di cui all’art. 8, comma 1, n.1, di partecipare direttamente o per delega alle assemblee e di esprimere il proprio voto per:
• L’approvazione e le modificazioni dello statuto e/o dei regolamenti,
• La nomina degli organo direttivi dell’Associazione,
• L’approvazione dei bilanci.
I soci hanno altresì diritto di:
• Partecipare alle attività promosse dall’Associazione;
• Usufruire di tutti i servizi dell’Associazione;
• Conoscere i programmi con i quali l’Associazione intende attuare gli scopi sociali;
Sono organi dell’Associazione:
a) L’Assemblea dei Soci
b) Il Consiglio Direttivo
c) Il Presidente
d) Il vice Presidente
e) Il Tesoriere
f) Il Segretario Amministrativo
g) Il Collegio dei Revisori dei Conti
L’Assemblea è composta da tutti i soci.
Essa si riunisce:
• in via ordinaria, una volta all’anno;
• in via straordinaria, ogni qualvolta il Presidente lo ritenga necessario.
Il Presidente convoca l’Assemblea almeno 15 giorni prima della data fissata per la riunione mediante comunicazione scritta (lettera espresso o raccomandata, telegramma, fax, e-mail) contenente l’ordine del giorno riportante gli argomenti da trattare; egli è altresì tenuto a convocare l’Assemblea qualora ne faccia richiesta scritta almeno un terzo dei soci.
In prima convocazione l’Assemblea è regolarmente costituita con la presenza della maggioranza semplice dei soci, presenti in proprio o per delega.
Ciascun socio ha diritto ad un voto, fatta salva l’ipotesi di deleghe, le quali non potranno tuttavia superare il numero di due per socio.
Le deliberazioni dell’Assemblea sono adottate a maggioranza semplice dei presenti e con voto palese.
L’Assemblea ordinaria ha i seguenti compiti:
• eleggere i componenti del Consiglio Direttivo;
• eleggere i componenti del Collegio dei revisori dei conti;
• approvare il programma di attività proposto dal Consiglio;
• approvare il bilancio preventivo;
• approvare il bilancio consuntivo;
L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello statuto di cui all’art. 20, nonché sulla messa in liquidazione dell’Associazione e sulla nomina e sui poteri dei liquidatori.
Fatto salvo il disposto dell’art. 11 e dell’art. 13, comma 1, le Assemblee ordinarie e straordinarie possono essere sostituite da referendum indetti dal Presidente, sentito il parere del Consiglio Direttivo.
Detti referendum consistono nella sottoposizione a ciascun socio, mediante comunicazione da effettuarsi a mezzo del servizio postale e/o per posta elettronica, di un elenco di quesiti scritti e formulati dal Consiglio Direttivo nella delibera di approvazione.
Ogni socio esprime il proprio voto rinviando alla sede dell’Associazione di cui all’art. 1, la scheda contenente i quesiti proposti. Sono considerate valide le schede pervenute all’Associazione entro il termine all’uopo stabilito dal Consiglio Direttivo. Si intendono approvate le proposte che hanno riportato il voto favorevole di oltre la metà più uno dei soci che hanno risposto.
Lo scrutinio delle risposte è effettuato dal Collegio dei Revisori dei Conti integrato dal Segretario Amministrativo e straordinariamente dal Presidente dell’Associazione.
Il Consiglio Direttivo è costituito da 11 membri che durano in carica due anni e sono illimitatamente rieleggibili.
Il Consiglio Direttivo è nominato dall’Assemblea ordinaria mediante votazione da compiersi obbligatoriamente secondo la modalità di cui all’art. 12; in caso di parità di voti tra più candidati aspiranti all’undicesimo seggio, il Consiglio Direttivo si intende eccezionalmente esteso al numero superiore di membri così raggiunto per tutta la durata del suo mandato.
L’Assemblea nomina inoltre tre Consiglieri supplenti, i quali entrano in carica in caso di morte, recesso dall’Associazione o altro legittimo impedimento di uno o più membri del Consiglio e mantengono la qualifica di consiglieri effettivi sino allo scadere del biennio o alla rimozione dell’impedimento.
Il Consiglio Direttivo nomina nel suo seno il Presidente ed il Vicepresidente dell’Associazione, i quali assumono di diritto le qualifiche di Presidente e Vicepresidente del Consiglio; nomina inoltre, scegliendo fra tutti i soci persone fisiche, il Segretario Amministrativo ed il Tesoriere.
Il Consiglio Direttivo si riunisce in via ordinaria almeno ogni 120 giorni; sono altresì possibili riunioni straordinarie convocate dal Presidente di propria iniziativa ovvero obbligatoriamente su richiesta motivata di almeno tre Consiglieri. Al Consiglio Direttivo spetta la direzione delle attività sociali. Esso, fatto salvo quanto espressamente riservato ad altri organi sociali dal presente statuto, è investito di ogni potere amministrativo e deliberativo. Il Consiglio si riunisce presso la sede sociale o in qualsiasi altra località indicata dal Presidente. Per la convocazione del Consiglio è necessaria la presenza effettiva o per delega della maggioranza semplice dei Consiglieri in carica.
Il Consiglio Direttivo delibera validamente il voto della maggioranza semplice dei presenti.
Ogni membro può presentare una sola delega.
Alla scadenza del mandato il Consiglio Direttivo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti sino all’effettuazione delle nuove elezioni ed all’insediamento del nuovo Consiglio, il quale dovrà avvenire non oltre il novantesimo giorno dalla scadenza del mandato.
Il Presidente è nominato dal Consiglio Direttivo tra i suoi membri ed è investito della legale rappresentanza dell’Associazione in ogni rapporto con terzi ed in ogni iniziativa giudiziaria.
Egli presiede altresì il Consiglio Direttivo ed ha la facoltà di ordinare il compimento di atti di ordinaria amministrazione o aventi carattere d’urgenza. Tali atti, tuttavia, dovranno essere successivamente ratificati dal Consiglio Direttivo; la mancata ratifica deve essere considerata mozione di sfiducia ai sensi del successivo comma 4.
Il Presidente non è eleggibile per più di due volte consecutive ed il suo mandato ha durata biennale. Può altresì essere rimosso dal proprio incarico in caso di manifesta indegnità o di compimento di atti gravemente pregiudizievoli agli interessi e agli scopi dell’Associazione; la mozione di sfiducia può essere proposta da qualsiasi membro del Consiglio Direttivo e deve riportare il voto favorevole di almeno otto Consiglieri.
Il Vicepresidente è nominato dal Consiglio Direttivo tra i suoi membri e fa le veci del Presidente in caso di morte, rimozione o altro legittimo impedimento dello stesso, rimanendo in carica fino al temine del mandato o alla rimozione dell’impedimento ed esercitando tutti i poteri previsti dall’art. 14.
Il Tesoriere, nominato dal Consiglio Direttivo, amministra le risorse economiche dell’Associazione investendole in attività fruttifere secondo gli indirizzi forniti annualmente dal Consiglio stesso.
E’ tenuto a presentare rendiconto del proprio operato ad ogni seduta del Consiglio Direttivo; tale organo ha il potere di sindacare la gestione da lui compiuta e di revocarne il mandato nei casi e secondo le forme stabiliti dall’art. 14, ultimo comma.
Il Segretario amministrativo, nominato dal Consiglio Direttivo assiste il Presidente e ha i seguenti compiti:
• cura la tenuta e l’aggiornamento del libro dei soci;
• disbriga la corrispondenza;
• redige e conserva i verbali delle riunioni degli organi collegiali dell’Associazione;
• predispone la proposta di bilancio preventivo e consuntivo, che sottopone al Consiglio Direttivo;
• cura la tenuta e la conservazione della documentazione contabile dell’Associazione;
• provvede alla riscossione delle entrate e al pagamento delle spese in conformità alle decisioni del Consiglio Direttivo.
Il Collegio dei Revisori dei Conti è nominato dall’Assemblea ordinaria ed è composto di tre membri i quali rimangono in carica tre anni e sono rieleggibili.
L’Assemblea nomina inoltre due Revisori supplenti, i quali entrano in carica in caso di morte, recesso dall’Associazione o altro legittimo impedimento di uno o più membri del Collegio e mantengono la qualifica di Revisori effettivi sino allo scadere del triennio o alla rimozione dell’impedimento.
I Revisori controllano la contabilità dell’Associazione, e sono tenuti a presentare annualmente rendiconto del proprio operato all’assemblea ordinaria dei soci, con particolare riferimento al bilancio e allo stato patrimoniale dell’Associazione.
L’esercizio dell’Associazione decorre dal 1° Gennaio al 31 Dicembre di ogni anno.
La proposta di bilancio consuntivo e preventivo, redatta dal Segretario amministrativo ai sensi dell’art. 17, deve essere approvata dal Consiglio Direttivo, e successivamente sottoposta all’approvazione all’Assemblea ordinaria dei soci non oltre il 31 Marzo di ogni anno.
Lo scioglimento dell’Associazione ed ogni modifica al presente statuto devono essere approvate dall’Assemblea straordinaria dei soci secondo le modalità stabilite nell’art. 11, commi 2 seguenti e nell’art. 12; è tuttavia prescritta la votazione segreta, e lo scioglimento o le modifiche si intendono approvate qualora abbiano manifestato voto favorevole almeno i ¾ dei soci presenti in proprio o per delega o votanti a mezzo del servizio postale e/o di posta elettronica.
Le proposte di scioglimento dell’Associazione o di modifica dello statuto possono essere presentate esclusivamente dal Consiglio Direttivo, ovvero da almeno venti soci mediante petizione scritta indirizzata al Presidente. In caso di scioglimento, il patrimonio dell’Associazione potrà essere devoluto a scopi di utilità pubblica o di beneficenza ovvero a beneficio di altre Associazioni aventi scopo o caratteristiche culturali affini.
In caso di contrasto circa l’interpretazione delle norme del presente statuto da parte dei soci dovrà ritenersi vincolante il parere del Consiglio Direttivo.
Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente statuto si rinvia alle norme del Codice Civile e della vigente legislazione speciale in materia di Associazioni.
Giuseppe Firpo, nato il 01/03/1965 a Genova e ivi residente, giuseppe.firpo@unige.it. Si è laureato in Fisica nel 1992 presso l’Università degli Studi di Genova. Presso l’Università degli Studi di Genova ricopre il ruolo di Professore a contratto per l’insegnamento di Fisica al Corso di Laurea in Ingegneria dell’Energia, e di personale EP (Elevate Professionalità) dove utilizza strumentazione complessa per manipolazione e analisi di materia a livello nanometrico: FIB, SEM, X-Ray Microanalysis. Progetta e realizza impianti da vuoto per esperimenti scientifici. Attività recente: studio di permeabilità di membrane polimeriche sottili per la separazione dei gas. È stato socio fondatore dello Spin-Off Nanomed. Ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia per il settore scientifico 02/B1 Fisica Sperimentale della Materia. È autore di 62 pubblicazioni scientifiche, con 993 citazioni e h-index 17, è autore di 6 brevetti, e diversi contributi in atti di convegno. È revisore per diverse riviste scientifiche Elsevier, MDPI, AIP.
Fabrizio Giorgis è Professore Ordinario di Fisica della Materia presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) del Politecnico di Torino, dove nel recente passato ha ricoperto ruoli
istituzionali quali Delegato per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico; attualmente è Vicedirettore DISAT.
F.G. è attualmente Italian Councilor IUVSTA (International Union for Vacuum Science, Technique and Applications). Le sue attività di ricerca consistono nella crescita e caratterizzazione di materiali nanostrutturati a base silicio e carbonio con metodologie fisiche e chimico-fisiche (in particolare CVD e sputtering assistito da plasma), fabbricazione e analisi di cristalli fotonici e nanostrutture plasmoniche, realizzazione e applicazione di piattaforme sensoristiche con l’utilizzo di moduli microfluidici. F.G. è autore/coautore di oltre 200 lavori su riviste scientifiche internazionali (Scopus h-index=34, Google Scholar h-index=38), co-inventore di 3 brevetti che vertono sulla sensoristica ottica avanzata. E’ coinvolto come coordinatore nazionale e/o internazionale in numerosi progetti scientifici con Università, Centri di Ricerca e Industrie.
Angela Riggio dal 1988 è assunta presso l'Istituto di Fisica del Plasma del CNR di Milano, con mansioni e responsabilità della gestione delle attività dell’Ufficio di Segreteria di Direzione e dell’Istituto. Entra a far parte dell’Associazione - AIV nel 2000 come supporto alla Segreteria, dal 2002 come parte attiva nella partecipazione a tutti i Congressi/Workshop e Corsi organizzati dell'Associazione.
Dal 2014 è stata nominata Segretario/Tesoriere.
Giuseppe Firpo, nato il 01/03/1965 a Genova e ivi residente, giuseppe.firpo@unige.it. Si è laureato in Fisica nel 1992 presso l’Università degli Studi di Genova. Presso l’Università degli Studi di Genova ricopre il ruolo di Professore a contratto per l’insegnamento di Fisica al Corso di Laurea in Ingegneria dell’Energia, e di personale EP (Elevate Professionalità) dove utilizza strumentazione complessa per manipolazione e analisi di materia a livello nanometrico: FIB, SEM, X-Ray Microanalysis. Progetta e realizza impianti da vuoto per esperimenti scientifici. Attività recente: studio di permeabilità di membrane polimeriche sottili per la separazione dei gas. È stato socio fondatore dello Spin-Off Nanomed. Ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia per il settore scientifico 02/B1 Fisica Sperimentale della Materia. È autore di 62 pubblicazioni scientifiche, con 993 citazioni e h-index 17, è autore di 6 brevetti, e diversi contributi in atti di convegno. È revisore per diverse riviste scientifiche Elsevier, MDPI, AIP.
Fabrizio Giorgis è Professore Ordinario di Fisica della Materia presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) del Politecnico di Torino, dove nel recente passato ha ricoperto ruoli
istituzionali quali Delegato per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico; attualmente è Vicedirettore DISAT.
F.G. è attualmente Italian Councilor IUVSTA (International Union for Vacuum Science, Technique and Applications). Le sue attività di ricerca consistono nella crescita e caratterizzazione di materiali nanostrutturati a base silicio e carbonio con metodologie fisiche e chimico-fisiche (in particolare CVD e sputtering assistito da plasma), fabbricazione e analisi di cristalli fotonici e nanostrutture plasmoniche, realizzazione e applicazione di piattaforme sensoristiche con l’utilizzo di moduli microfluidici. F.G. è autore/coautore di oltre 200 lavori su riviste scientifiche internazionali (Scopus h-index=34, Google Scholar h-index=38), co-inventore di 3 brevetti che vertono sulla sensoristica ottica avanzata. E’ coinvolto come coordinatore nazionale e/o internazionale in numerosi progetti scientifici con Università, Centri di Ricerca e Industrie.
Angela Riggio dal 1988 è assunta presso l'Istituto di Fisica del Plasma del CNR di Milano, con mansioni e responsabilità della gestione delle attività dell’Ufficio di Segreteria di Direzione e dell’Istituto. Entra a far parte dell’Associazione - AIV nel 2000 come supporto alla Segreteria, dal 2002 come parte attiva nella partecipazione a tutti i Congressi/Workshop e Corsi organizzati dell'Associazione.
Dal 2014 è stata nominata Segretario/Tesoriere.
Luciano Scaltrito is Full Professor at Department of Applied Science and Technology – DISAT of Politecnico of Torino. L. Scaltrito leads the research activities managing a research team as senior and young researchers operating at Chilab-ITEM (Interfacing Technologies for Edge Microsystems) of Politecnico of Torino. He is coordinator of several funded projects (European and National) and he is deeply involved in Technological Transfer managing many industrial projects. His experience can count on over 20 years of career dedicated to:
(i) Optoelectronic Devices in Wide Band Gap Materials.
(ii) Integration of Nanostructures into Microsensors or Nanomaterials into polymeric composites.
(iii) Study and optimization of 3D additive printing for integration into industrial manufacturing processes.
(iv) Study and integration of MEMS devices in industrial application contexts.
He is leading away several industries to pursue great benefits from the research.
Scientific Attache'EMBASSY OF ITALY Hanoi, Vietnam
Addetto Scientifico presso l’Ambasciata d’Italia in Vietnam dal settembre 2015, dirigente di ricerca nei ruoli della Provincia autonoma di Trento, Presidente della IUVSTA nel triennio 2013 - 2016, Presidente dell'AIV per 4 bienni, Fellow dell'AVS e Paul Harris Fellow del Rotari International.
Si occupa di ricerca e sviluppo nei campi dell’analisi e ingegnerizzazione delle superfici, dei materiali e processi per la microelettronica, della scienza dei materiali combinatoriale, dei biomateriali e delle biointerfacce. E’ autore di 145 pubblicazioni su riviste con peer review internazionale e detiene 3 brevetti internazionali.
Luciano Scaltrito is Full Professor at Department of Applied Science and Technology – DISAT of Politecnico of Torino. L. Scaltrito leads the research activities managing a research team as senior and young researchers operating at Chilab-ITEM (Interfacing Technologies for Edge Microsystems) of Politecnico of Torino. He is coordinator of several funded projects (European and National) and he is deeply involved in Technological Transfer managing many industrial projects. His experience can count on over 20 years of career dedicated to:
(i) Optoelectronic Devices in Wide Band Gap Materials.
(ii) Integration of Nanostructures into Microsensors or Nanomaterials into polymeric composites.
(iii) Study and optimization of 3D additive printing for integration into industrial manufacturing processes.
(iv) Study and integration of MEMS devices in industrial application contexts.
He is leading away several industries to pursue great benefits from the research.
Scientific Attache'EMBASSY OF ITALY Hanoi, Vietnam
Addetto Scientifico presso l’Ambasciata d’Italia in Vietnam dal settembre 2015, dirigente di ricerca nei ruoli della Provincia autonoma di Trento, Presidente della IUVSTA nel triennio 2013 - 2016, Presidente dell'AIV per 4 bienni, Fellow dell'AVS e Paul Harris Fellow del Rotari International.
Si occupa di ricerca e sviluppo nei campi dell’analisi e ingegnerizzazione delle superfici, dei materiali e processi per la microelettronica, della scienza dei materiali combinatoriale, dei biomateriali e delle biointerfacce. E’ autore di 145 pubblicazioni su riviste con peer review internazionale e detiene 3 brevetti internazionali.
Andrea Lamberti ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Electronic Devices al Politecnico di Torino nel 2013 con una tesi intitolata: “Metal-oxide nanostructures for energy applications”. Ha lavorato come ricercatore post-dottorato all’Istituto Italiano di Tecnologia sulla sintesi e caratterizzazione di materiali innovativi nano-strutturati di ossido di metallo e sulla loro integrazione in dispositivi per la conversione e l’immagazzinamento di energia.
Attualmente lavora, come Assistant Professor al Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia al Politecnico di Torino, sullo studio di nanostrutture innovative a base grafene, ossidi metallici nanostrutturati e su processi tecnologici per la produzione di dispostivi per la raccolta e l’immagazzinamento di energia. È autore e coautore di più di 80 pubblicazioni su giornali internazionali con peer review, 3 capitoli di libro e 3 brevetti.
Opera come editore del Journal of Advances in Materials Science and Engineering (Hindawi), guest editor del Journal of Vacuum Science & Technology B (AVS), guest editor per il journal Nanomaterials (MDPI). È membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia.
Andrea Lamberti ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Electronic Devices al Politecnico di Torino nel 2013 con una tesi intitolata: “Metal-oxide nanostructures for energy applications”. Ha lavorato come ricercatore post-dottorato all’Istituto Italiano di Tecnologia sulla sintesi e caratterizzazione di materiali innovativi nano-strutturati di ossido di metallo e sulla loro integrazione in dispositivi per la conversione e l’immagazzinamento di energia.
Attualmente lavora, come Assistant Professor al Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia al Politecnico di Torino, sullo studio di nanostrutture innovative a base grafene, ossidi metallici nanostrutturati e su processi tecnologici per la produzione di dispostivi per la raccolta e l’immagazzinamento di energia. È autore e coautore di più di 80 pubblicazioni su giornali internazionali con peer review, 3 capitoli di libro e 3 brevetti.
Opera come editore del Journal of Advances in Materials Science and Engineering (Hindawi), guest editor del Journal of Vacuum Science & Technology B (AVS), guest editor per il journal Nanomaterials (MDPI). È membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia.
Ricercatore dal 2001 presso l'Istituto per la Scienza e Tecnologia dei Plasmi-ISTP (denominato Istituto di Fisica del Plasma fino ad aprile 2019) del CNR. Esperto in sorgenti di plasma a radiofrequenza (MHz), nei processi e nella diagnostica di plasma freddo. Esperienza in ricerca su energia da fusione su fenomeni di erosione in plasmi in tokamak. Competenza nella tecnologia del vuoto. Collaborazione con industrie internazionali e nazionali sullo studio delle reazioni fisiche e chimiche in processi al plasma (grafting, etching, attivazione e polimerizzazione su materiali con diversi parametri di plasma). Supervisore per tesi di Laurea, Università di Milano e Politecnico di Milano. Responsabile Scientifico di diversi contratti industriali di ricerca. Autore e coautore di oltre 70 pubblicazioni su riviste internazionali e atti di congressi, e di tre brevetti. Revisore per diverse riviste scientifiche internazionali. Vice-Presidente (2009-2012, 2018-2020) e Presidente (2013-2015, 2021-2022) dell’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia (AIV). Delegato nazionale nella divisione "Plasma Science and Technique Division" della International Union for Vacuum Science, Technique and Application (IUVSTA) (2004-2013, 2016-2019).
Dal 1992 lavora presso il Consorzio RFX di Padova come dipendente del CNR, dove è impegnato con il team tecnico nelle attività di ricerca sulla fusione termonucleare.
Si occupa della gestione ed implementazione degli impianti da vuoto e dei sistemi di immissione gas ed i relativi sistemi diagnostici e di acquisizione, nell’ambito del progetto RFX, per lo studio della fisica del plasma.
Collabora a vari progetti, tra i quali quello internazionale ITER all’interno del CNR di Padova, agli esperimenti “SPIDER” e MITICA per la realizzazione degli impianti da vuoto, distribuzione ed immissione gas e alla progettazione della nuova facility DTT, nel panorama della fusione termonucleare controllata realizzati in Italia.
È stato consigliere del direttivo AIV dal 2009 al 2015 e vicepresidente dal 2013 al 2015, con la finalità di promuovere corsi di formazione, giornate di studio e congressi per la diffusione delle conoscenze in ambito scientifico e tecnologico dei materiali, processi, dispositivi e nuove tecnologie.
Ricercatore dal 2001 presso l'Istituto per la Scienza e Tecnologia dei Plasmi-ISTP (denominato Istituto di Fisica del Plasma fino ad aprile 2019) del CNR. Esperto in sorgenti di plasma a radiofrequenza (MHz), nei processi e nella diagnostica di plasma freddo. Esperienza in ricerca su energia da fusione su fenomeni di erosione in plasmi in tokamak. Competenza nella tecnologia del vuoto. Collaborazione con industrie internazionali e nazionali sullo studio delle reazioni fisiche e chimiche in processi al plasma (grafting, etching, attivazione e polimerizzazione su materiali con diversi parametri di plasma). Supervisore per tesi di Laurea, Università di Milano e Politecnico di Milano. Responsabile Scientifico di diversi contratti industriali di ricerca. Autore e coautore di oltre 70 pubblicazioni su riviste internazionali e atti di congressi, e di tre brevetti. Revisore per diverse riviste scientifiche internazionali. Vice-Presidente (2009-2012, 2018-2020) e Presidente (2013-2015, 2021-2022) dell’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia (AIV). Delegato nazionale nella divisione "Plasma Science and Technique Division" della International Union for Vacuum Science, Technique and Application (IUVSTA) (2004-2013, 2016-2019).
Dal 1992 lavora presso il Consorzio RFX di Padova come dipendente del CNR, dove è impegnato con il team tecnico nelle attività di ricerca sulla fusione termonucleare.
Si occupa della gestione ed implementazione degli impianti da vuoto e dei sistemi di immissione gas ed i relativi sistemi diagnostici e di acquisizione, nell’ambito del progetto RFX, per lo studio della fisica del plasma.
Collabora a vari progetti, tra i quali quello internazionale ITER all’interno del CNR di Padova, agli esperimenti “SPIDER” e MITICA per la realizzazione degli impianti da vuoto, distribuzione ed immissione gas e alla progettazione della nuova facility DTT, nel panorama della fusione termonucleare controllata realizzati in Italia.
È stato consigliere del direttivo AIV dal 2009 al 2015 e vicepresidente dal 2013 al 2015, con la finalità di promuovere corsi di formazione, giornate di studio e congressi per la diffusione delle conoscenze in ambito scientifico e tecnologico dei materiali, processi, dispositivi e nuove tecnologie.
Michele Mura è responsabile dei Laboratori di Sviluppo della Divisione Vacuum Technology di Saes Getters SpA dal 2017. Laureato in Fisica nel 2003 presso l'Università degli Studi di Torino, ha
intrapreso ed esteso la propria carriera professionale nel campo dell'alto e ultra-alto vuoto. Per più di dieci anni ha lavorato presso Agilent Technologies, principalmente in ambito R&D, Manufacturing Engineering e Produzione, maturando solide esperienze e competenze nel campo UHV, nonchè in processi produttivi e tecnologie dei materiali. Presso SAES si occupa dello sviluppo di nuovi prodotti, sistemi integrati e servizi nel ramo dell'alto e ultra-alto vuoto per i settori di strumentazione scientifica, acceleratori di particelle e fusione nucleare. E' altresì coordinatore di progetti e attività di ricerca e sviluppo focalizzati sui sistemi analitici in ambito semiconduttori, life science e material science. Inoltre è responsabile del Laboratorio di Ricerca e Produzione di NEG coating, in cui si testano e sviluppano nuovi processi di deposizione in camere da vuoto complesse.
Attraverso i progetti di ricerca e sviluppo del suo team partecipa a programmi di ricerca a livello internazionale, particolarmente rivolti a grandi sistemi di pompaggio in ambito acceleratori di
particelle e fusione nucleare. E’ costantemente interfacciato con organizzazioni di alto profilo, pubbliche e private, specializzate in ricerca e innovazione tecnologica. Nel corso della propria esperienza professionale, è stato artefice di brevetti, ha pubblicato come autore o coautore diversi articoli scientifici su riviste specializzate e ha partecipato, anche in qualità di relatore, a congressi e conferenze di settore.
Michele Mura è responsabile dei Laboratori di Sviluppo della Divisione Vacuum Technology di Saes Getters SpA dal 2017. Laureato in Fisica nel 2003 presso l'Università degli Studi di Torino, ha
intrapreso ed esteso la propria carriera professionale nel campo dell'alto e ultra-alto vuoto. Per più di dieci anni ha lavorato presso Agilent Technologies, principalmente in ambito R&D, Manufacturing Engineering e Produzione, maturando solide esperienze e competenze nel campo UHV, nonchè in processi produttivi e tecnologie dei materiali. Presso SAES si occupa dello sviluppo di nuovi prodotti, sistemi integrati e servizi nel ramo dell'alto e ultra-alto vuoto per i settori di strumentazione scientifica, acceleratori di particelle e fusione nucleare. E' altresì coordinatore di progetti e attività di ricerca e sviluppo focalizzati sui sistemi analitici in ambito semiconduttori, life science e material science. Inoltre è responsabile del Laboratorio di Ricerca e Produzione di NEG coating, in cui si testano e sviluppano nuovi processi di deposizione in camere da vuoto complesse.
Attraverso i progetti di ricerca e sviluppo del suo team partecipa a programmi di ricerca a livello internazionale, particolarmente rivolti a grandi sistemi di pompaggio in ambito acceleratori di
particelle e fusione nucleare. E’ costantemente interfacciato con organizzazioni di alto profilo, pubbliche e private, specializzate in ricerca e innovazione tecnologica. Nel corso della propria esperienza professionale, è stato artefice di brevetti, ha pubblicato come autore o coautore diversi articoli scientifici su riviste specializzate e ha partecipato, anche in qualità di relatore, a congressi e conferenze di settore.
Gianluca Melis è un ingegnere gestionale, formato al Politecnico di Torino, dove ha ottenuto sia la laurea triennale sia la magistrale. Dopo una parentesi nel mondo dell’imprenditorialità, con un periodo di lavoro nella startup Smartv srl, in cui si è occupato di marketing per il lancio sul mercato della società, ha deciso di dedicarsi alla ricerca accademica.
Ha conseguito un dottorato presso il Politecnico di Torino in ingegneria gestionale e della produzione. La sua ricerca riguarda valutazioni di ciclo di vita e analisi sui materiali, principalmente polimerici, per comprendere eventuali opportunità commerciali legate ai processi di riciclo.
Collabora con AIV, con la carica di communication manager, gestendo la parte comunicativa dell’associazione, con riferimento all’organizzazione di corsi, eventi e conferenze.
Maria Miritello è Primo Ricercatore presso l'Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del CNR. Ha conseguito la Laurea (con lode) in Fisica e il Dottorato di Ricerca (con lode) in Scienza dei Materiali presso l'Università degli Studi di Catania rispettivamente nel 2002 e nel 2007. La sua attività di ricerca è focalizzata principalmente su materiali innovativi per dispositivi avanzati nel campo della fotonica del Si, del fotovoltaico e dell'ambiente. In particolare, ha sviluppato i processi di sintesi mediante deposizione fisica da vapore per raggiungere un controllo accurato delle proprietà principalmente di nanostrutture del gruppo IV, composti a base di terre rare, ossidi conduttori trasparenti e ossidi metallici. È stata coinvolta nell'organizzazione e invitata a diverse conferenze internazionali, membro del comitato editoriale e peer reviewer per riviste scientifiche. È autrice di 114 articoli su riviste scientifiche ISI, con un h-index pari a 28 e circa 2500 citazioni (Scopus, 2024, ottobre).
Gianluca Melis è un ingegnere gestionale, formato al Politecnico di Torino, dove ha ottenuto sia la laurea triennale sia la magistrale. Dopo una parentesi nel mondo dell’imprenditorialità, con un periodo di lavoro nella startup Smartv srl, in cui si è occupato di marketing per il lancio sul mercato della società, ha deciso di dedicarsi alla ricerca accademica.
Ha conseguito un dottorato presso il Politecnico di Torino in ingegneria gestionale e della produzione. La sua ricerca riguarda valutazioni di ciclo di vita e analisi sui materiali, principalmente polimerici, per comprendere eventuali opportunità commerciali legate ai processi di riciclo.
Collabora con AIV, con la carica di communication manager, gestendo la parte comunicativa dell’associazione, con riferimento all’organizzazione di corsi, eventi e conferenze.
Maria Miritello è Primo Ricercatore presso l'Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del CNR. Ha conseguito la Laurea (con lode) in Fisica e il Dottorato di Ricerca (con lode) in Scienza dei Materiali presso l'Università degli Studi di Catania rispettivamente nel 2002 e nel 2007. La sua attività di ricerca è focalizzata principalmente su materiali innovativi per dispositivi avanzati nel campo della fotonica del Si, del fotovoltaico e dell'ambiente. In particolare, ha sviluppato i processi di sintesi mediante deposizione fisica da vapore per raggiungere un controllo accurato delle proprietà principalmente di nanostrutture del gruppo IV, composti a base di terre rare, ossidi conduttori trasparenti e ossidi metallici. È stata coinvolta nell'organizzazione e invitata a diverse conferenze internazionali, membro del comitato editoriale e peer reviewer per riviste scientifiche. È autrice di 114 articoli su riviste scientifiche ISI, con un h-index pari a 28 e circa 2500 citazioni (Scopus, 2024, ottobre).
La dott.ssa Valentina Bertana ha conseguito la laurea triennale e la laurea magistrale in Ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Torino rispettivamente nel 2013 e nel 2015. Nel febbraio 2020 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca presso il Politecnico di Torino in Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle Comunicazioni e nel marzo 2020 ha iniziato una fellowship post-doc presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Applicate della stessa università. Dal 2017 è docente associato per il corso di Fisica I. Per quanto riguarda le attività di ricerca, è coinvolta in diversi progetti finanziati in Italia e in Europa, che si concentrano principalmente su manifattura additiva, materiali intelligenti, elettronica stampabile, microfluidica e sistemi integrati.
La dott.ssa Valentina Bertana ha conseguito la laurea triennale e la laurea magistrale in Ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Torino rispettivamente nel 2013 e nel 2015. Nel febbraio 2020 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca presso il Politecnico di Torino in Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle Comunicazioni e nel marzo 2020 ha iniziato una fellowship post-doc presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Applicate della stessa università. Dal 2017 è docente associato per il corso di Fisica I. Per quanto riguarda le attività di ricerca, è coinvolta in diversi progetti finanziati in Italia e in Europa, che si concentrano principalmente su manifattura additiva, materiali intelligenti, elettronica stampabile, microfluidica e sistemi integrati.